Senza titolo-1Al via il progetto Back to the spring promosso dal Circolo Legambiente Valle del Sarno “Leonia” – con il sostegno di Sodalis CSV Salerno, nell’ambito di “MAP, Micro Azioni Progettuali” – che vedrà impegnati dal 26 giugno all’8 luglio, dieci volontariati provenienti da tutto il mondo che affiancheranno quelli di Legambiente in attività di recupero ambientale nell’area del bacino del fiume Sarno, in particolare alla sorgente di Foce a Sarno.

Come già nella precedente edizione del luglio 2016 denominata “Torniamo alla fonte”, il progetto proposto si muove attorno alle finalità di approfondimento delle tematiche relative all’inquinamento delle acque fluviali e delle problematiche alla base dei rischi territoriali quali esondazioni e dissesto idrogeologico, sviluppando tali temi per la prima volta all’interno di un gruppo internazionale di partecipanti – 5 italiani e 5 provenienti dal resto d’Europa – che saranno ospitati nel bacino del Sarno.

L’attività consisterà in una parte teorica con dibattiti, “site visits” e lezioni – e di una parte operativa con lo sviluppo di un progetto dimostrativo. Per la parte teorica saranno invitati a confrontarsi con i volontari del circolo “Leonia” e con un team di figure provenienti dalle discipline dell’architettura del paesaggio, dell’urbanistica, dell’ingegneria e delle scienze naturali sul processo di declinazione locale delle problematiche oggetto di studio. I momenti di confronto saranno occasione di co-apprendimento in cui i tecnici esperti potranno svolgere attività di formazione e informazione e i partecipanti potranno mettere in rete il proprio background di esperienze in un gruppo transnazionale e multidisciplinare di partecipanti.

Durante la parte del cantiere operativo i partecipanti svolgeranno micro-azioni di promozione della cura volontaria del territorio con interventi di manutenzione di aree naturalistiche.

 

Il fiume Sarno, storicamente legato alla storia e alle tradizioni dei suoi abitanti, costituisce la linfa vitale delle aree che attraversa. Dimenticato durante i decenni di urbanizzazione serrata, la sua immagine è stata collegata all’inquinamento e alle emergenze idrogeologiche.

Il protrarsi di scelte politico-tecniche invasive per il territorio e l’assenza di programmi di sensibilizzazione dei cittadini, di azioni che coinvolgano gli abitanti e di momenti di confronto fra figure tecniche esperte e la popolazione, è stato l’attivatore del percorso che ha portato “Leonia” alla realizzazione di progetti a carattere scientifico e informativo (Goletta del Sarno, edizioni 2014, 2015, 2016) e a carattere formativo/di sensibilizzazione (Torniamo alla fonte, edizione 2016). Infatti lungo le sponde del Sarno ci sono luoghi che sono riserve di naturalità e di rara bellezza, aree sottostimate rispetto al proprio potenziale e non valorizzate attraverso programmi istituzionali di intervento.

Il progetto proposto rappresenta l’evoluzione del percorso che il circolo “Leonia” ha intrapreso a partire dal 2014 sul tema delle acque fluviali e della cura territoriale di contesti vallivi in cui il tema delle acque è interpretato dagli abitanti e dalle istituzioni in chiave di minaccia e rischio. Un percorso che quest’anno ha visto anche la partecipazione del circolo al meeting internazionale “Berlin River Camp 2016”, che ha visto la partecipazione di volontari provenienti da tutta Europa riunirsi nella capitale tedesca per la promozione di politiche di protezione delle acque europee avviate dalla campagna Big Jump.

La nostra idea è attivare sul territorio un percorso di conoscenza e azione che – attraverso la costruzione di un gruppo multidisciplinare transnazionale – possa essere veicolo di scambio di saperi e sensibilizzazione della comunità.

 

 

L’iniziativa si muove nelle aree di intervento della formazione, promozione e ricerca considerando i tre aspetti in un processo integrato.

Il progetto è finalizzato al raggiungimento di tre livelli di obiettivi. Il primo livello riguarda gli obiettivi di apprendimento e scambio all’interno del gruppo formato dai partecipanti e volontari del circolo proponente; infatti la struttura delle attività favorirà la condivisione trasversale delle esperienze e delle conoscenze sui temi proposti per fornire una declinazione locale delle questioni relative alle acque urbane e agli impatti sui sistemi naturali.

Il secondo livello riguarda gli obiettivi di promozione della cura territoriale che – sulla scia dei risultati dell’edizione precedente del progetto – verranno perseguiti attraverso la capacità delle azioni dimostrative di suscitare l’interesse degli abitanti locali e la volontà dei cittadini di essere parte attiva negli interventi di cura territoriale.

Il terzo livello riguarda l’aspetto della ricerca; il progetto infatti è strutturato come un processo iterativo che si avvale dei risultati conseguiti e nelle esperienze che il circolo ha maturato nell’edizione precedente per strutturare l’edizione successiva. In particolare la ricerca per l’edizione 2017 si focalizzerà sul contributo che partecipanti internazionali possono fornire e sul valore aggiunto dell’approfondimento delle tematiche in un contesto locale specifico per veicolare conoscenze alla scala internazionale.